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giovedì 15 novembre 2012

Lacrimae Charontis....un urlo contro i bigotti!



Da piccolo la mamma diceva sempre al piccolo Forrest di turno,sta lontano dagli “sconosciuti”!!..quella frase ad un piccolo maniaco riflessivo-ossessivo (quale già ero),suscitava reazioni simili a quella pallina del gioco Arkanoid(ve lo ricordate??);tic tac tic tac quella frase sbatteva contro i miei poveri neuroni,che si interrogavano,poverini,su quale potesse essere il profilo di quel presunto brutto ceffo dalle grinfie del quale, la mia mammina apprensiva cercava a tutti i costi di proteggermi .


Un giorno,vidi per strada un uomo dalla folta chioma bruna,di nero vestito con giacca di pelle,borchie e tanto di coccio morto sulla maglietta. La vista di quello strano personaggio destò in me la sensazione di aver colmato finalmente un dubbio esistenziale che, fino ad allora,era rimasto a galleggiare come un tappo di sughero nel mio cervello;avevo compreso,finalmente,chi erano quei famigerati orchi di cui parlava mammà!


Ora,è tutto cambiato (non riguardo all’ossessivo riflessivo ahimè!).Le mie orecchie hanno apprezzato le parabole sabbathiane di zio Ozzy e compagni,so badare più o meno a me stesso(anche se,ogni tanto mi perdo nei supermercati)e ho compreso,alla fine,che quegli orrendi ominidi di cui parlava la mia amata ansiogena genitrice,erano in realtà i mammaperdonami della piazzetta!


Non posso dire che il genere musicale in cui si inseriscono i giovani Lacrimae Charontis,sia di mio gradimento(Il mio povero cugino black-metal non potrebbe perdonarmela,anche perchè al suono di quelle note potrei solo prenderlo a padellate nei reni!).Ma,sebbene essi non incontrino il mio gusto personale,meritano tutto il mio rispetto. 


Devi avere il fegato di un bue a salire su un palco e a professare la tua fede musicale(per quanto estrema essa possa apparire).Apprezzo,chi in un contesto retrogrado come quello meridionale,ha il coraggio di dipingersi la faccia e di sputare contro i conformisti a suon di metal. 


Apprezzo chi ha il coraggio di essere se stesso,nonostante la signora della porta accanto ti scannerizzi da capo a piedi come se fossi un residuato dell’SS a spasso per le aule di Norimberga.


Apprezzo chi vive totalmente di musica,come me!

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