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giovedì 15 novembre 2012

Harlem Blues Band....la rivincita degli sfigati!

 


Quante volte,lobotomizzati dalla prima stronza di turno,rimaniamo sdraiati come ebeti sul divano immaginando baci stile “Via col vento”,con la nostra amata Rossella H’Oara(che poi,se ci pensi, così brava ragazza non era)?!

Oppure, quante volte,semplicemente per puro spirito autolesionistico,come giovani Werther iniziamo a rimuginare su ciò che abbiamo e non abbiamo e su ciò che dovremmo avere,pensando a lei, quell'unica lei,scomparsa misteriosamente venti anni fa,che in uno slancio di gentilezza ci aveva fatto sentire un po' più sicuri di fronte allo specchio?!

Bè,cari compagni sfigati,se sentite dentro di voi quella rabbia malinconica smielatamente adolescenziale,quella insana voglia di correre sotto il balcone e cantarle una serenata come un novello Mario Merola senza panza,quel sentirsi un pò figli di un dio poeta,quel masochistico bisogno di martellarsi il cervello con ricordi di una vita fa,non preoccupatevi,è solo il blues.

Ma il blues è anche quel senso di liberazione dopo un pianto(sempre per quella tipa la),bruciare il libro(o tanto meglio il prof)dopo quel esame che avete divorato tra una bestemmia e un’altra ancora,o semplicemente è il pensare(solo qualche volta)che la vostra vita non fa poi così schifo. Il blues è sofferenza ma anche libertà,ha il sapore degli amori tormentati ma anche delle trombate storiche,è l’essenza di quel guazzabuglio di emozioni che proviamo ogni giorno.

Questo è quello che mi è venuto in mente,ascoltando per caso questo splendido pezzo degli Harlem Blues Band,vero vanto del panorama musicale foggiano.

Un blues essenziale,istintivo,rabbioso,come lo immaginerebbe qualunque sfigato con pene d’amore.

La ritmica elegante,impreziosita da tromba e sax,è un piccolo viaggio “on the road”in compagnia dei malati d’amore. Ma sono certo che, alla fine del viaggio,respireranno aria di libertà!

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